L’articolo di Roberto Saviano su Repubblica contiene troppi (diversi) temi che a trattarli singolarmente si finirebbe per scriverne pagine intere. Quindi a mio parere il suo articolo si presenta riduttivo.
Il tema più interessante toccato da Saviano è quello sull’educazione. Ma non solo l’educazione nel web ma sopratutto quella in TV, nel parlamento, nei consigli regionali, nelle scuole e in altro qualsiasi luogo pubblico.
Gentili ed educati lo si diventa. Lo si diventa imparando, leggendo, ascoltando, confrontandosi. Non basta dire che ‘siamo ciò che diciamo’. Io penso che invece siamo ciò che leggiamo e ciò che impariamo. Lo studio, la lettura, l’apprendimento, i viaggi, imparare un’altra lingua sono tutti strumenti che qualsiasi individuo può servirsene per diventare una persona migliore se lo desidera. Io imparo, leggo per migliorarmi, per diventare a better person.
La rete è il più ampio contesto pubblico. A mio avviso gli insulti sono quotidiani in qualsiasi contesto pubblico e privato. Il punto è un altro: cosa ho letto, cosa ho imparato, come sono migliorato. Solo la conoscenza non insulta. Chi è consapevole di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l’esperienza o l’apprendimento non insulta. E la conoscenza è qualcosa di diverso dall’informazione che troviamo sui social network.
Quindi l’educazione al web parte dalla conoscenza: conoscere per non insultare è l’unica regola che si può immaginare tra individui.